L’ottavo cerchio – Peccato Originale #6; Anni bianchi #2

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Quando Kingsley progetta di aprire il più grande club BDSM del mondo – un parco giochi segreto per l’élite di New York – affiancato da Sam, la sua nuova assistente, giovane e determinata, dovrà vedersela con l’enigmatico reverendo Fuller, un nemico che potrebbe rovinare il suo sogno, e non solo.
Due missioni sacre, due uomini in lotta tra di loro, un solo vincitore.

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Bellissimo, brillante e dissoluto. Questo è Kingsley Edge.
Pagato profumatamente sia in denaro sia in altro tipo di benefici, passa di letto in letto, ma nulla riesce a contrastare la sua apatia autodistruttiva.
L’unico che potrebbe farlo, l’uomo che King ama senza limiti o rimpianti, l’uomo grazie al quale è rinato, è anche la sola persona che King non potrà mai avere: Søren.
Quando Kingsley progetta di aprire il più grande club BDSM del mondo – un parco giochi segreto per l’élite di New York – affiancato da Sam, la sua nuova assistente, giovane e determinata, dovrà vedersela con l’enigmatico reverendo Fuller, un nemico che potrebbe rovinare il suo sogno, e non solo.
Due missioni sacre, due uomini in lotta tra di loro, un solo vincitore.

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Cartaceo, E-book

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Tiffany Reisz

Tiffany Reisz è l'autrice della serie bestseller USA Today Original Sinner, pubblicata dalla Harlequin’s Books, vincitrice del premio RITA® della Romance Writers of America.

Nata a Owensboro, nel Kentucky, Tiffany si è laureata in lingua inglese al Center College. Ha iniziato la sua carriera di scrittrice mentre studiava nel seminario teologico Asbury di Wilmore, nel Kentucky. Dopo aver lasciato il seminario per concentrarsi sulla narrazione, ha scritto The Siren, che ha venduto oltre mezzo milione di copie in tutto il mondo.

Tiffany ha anche scritto romanzi di suspense al femminile, tra cui The Bourbon Thief (vincitore dell’RT Book Reviews Seal of Excellence) e The Night Mark, nominato al RITA®.

Il suo fantasy erotico The Red – autopubblicato con la 8th Circle Press – è stato nominato miglior libro dell’anno e miglior romanzo del mese su Goodreads. Ha anche ricevuto un'ambita recensione stellata dal Library Journal.

Tiffany vive a Lexington, in Kentucky, con suo marito, lo scrittore Andrew Shaffer, e due gatti. I gatti non sono scrittori.

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  1. Libri Magnetici

    FINALMENTE la regina incontrastata delle mie letture è tornata, comincio quindi con il ringraziare con tutto il mio cuore la Hope Edizioni per averla riportata qui. L’ottavo cerchio conferma quello che ho sempre pensato e cioè che è superlativa nella scrittura. Un plauso merita senza dubbio la traduzione senza sbavature, complimenti veramente.

    «Non ti è mai capitato di comprare uno strip club come rimedio alla noia?» «No…» «In mia difesa, era in vendita.»

    In questo capitolo conosciamo una parte della vita di Kingsley che lo ha portato alla creazione e all’apertura del suo regno: appunto OTTAVO CERCHIO. È un uomo che a un tratto della sua vita ha perso se stesso e la propria anima, ma questo, e non solo, ha riportato da lui la persona più importante della sua vita: Soren. Sono passati più di dieci lunghi anni dall’ultima volta che si erano visti, e molte cose nelle loro vite sono cambiate, ma non la più importante: la profonda amicizia che li legava. Non vi scrivo altro perché è un libro che dovete leggere e assaporare pagina dopo pagina. Ci viene presentato Kingsley e scopriamo che nonostante la vita lo abbia messo a dura prova sotto la sua scorza dura e impenetrabile si nasconde un uomo che merita si essere amato. In precedenza può essere sembrato sempre intruso nella storia tra Soren e Nora, ma non è mai stato così, lui era semplicemente se stesso e aveva il suo posto in questa relazione. L’autrice è riuscita grazie a una facciata di ironico sarcasmo a creare una maschera dietro alla quale i protagonisti riescono a nascondere paure, ansie, desideri. Ma quando le maschere vengono giù, perché cadono, prima o poi cadono, a volte basta un abbraccio sincero o l’amore puro, ecco che tutto intorno implodono come una serie di bombe a raffica e ogni emozione che si è provato a celare viene a galla uccidendo o dando nuova vita. La nascita di Kingsley Erge, appunto the King, riparte proprio da un punto di rottura che si ha quando Soren lo uccide per farlo ritornare in vita. Ogni personaggio principale e secondario è stato tratteggiato alla perfezione, sembra di conoscerli e che possano sbucare dalle pagine del libro per offrirti un bicchierino da bere con loro, mentre stanno continuando a fare ciò che fanno. Il lettore non si immedesima, si sente proprio parte della storia. Anche le descrizioni degli ambienti sono così reali che ti sembra ti poterli toccare. Come in tutti i libri della Reisz abbiamo una digressione temporale che parte da un momento preciso e che poi ci riporta al presente. Tutto questo per permettere a Kingsley di spiegarci cosa è l’amore e come lo intende Soren. L’umanità, la fragilità, le insicurezze dei protagonisti che sembrano sempre di apparire forti e imperscrutabili ci fa capire una sola cosa che: L’amore è amore e non esistono limiti, etnie, mentalità: se ami e quando ami lo devi fare a prescindere da chi hai davanti e non ci saranno ostacoli che lo fermeranno.

    «Voglio sapere che prezzo dai a qualcosa che io consideravo inestimabile.» «Il sesso non è inestimabile.» «Il sesso non è inestimabile.» «Con te lo era.» A Kingsley vennero i crampi allo stomaco per il senso di colpa e il rimpianto.

    Non aspettatevi la classica storiella, perché l’autrice non è a questo che puntava, le sue scene hot sono a dir poco divine, spinte, molto spinte, non vi nascondo che leggendo non potrete fare a meno di pensare vorrei essere al suo posto, e sentirvi anche un po’ in imbarazzo per i sogni a cui vi porteranno, ma ne varrà sempre e comunque la pena.

    «Un’associazione no profit?» Soren continuò a mischiare le carte senza mai distogliere lo sguardo da Blaise. «Raccontagli cosa fa.» Kingsley le pizzicò la coscia e lei fremette di piacere. «La nostra Blaise è très altruistica.» «Si chiama Slut Pride, …… orgogliose. Educhiamo la gente sul tema della libertà sessuale delle donne, in particolar modo riguardo alla partecipazione delle donne nelle attività BDSM. A certe persone piace dirci che non è femminista godere di essere frustate. Io dico che non è femminista dire a una donna quello che può o non può fare. Ma basta parlare di me. Tu cosa fai?»

    La Reisz è diretta senza filtri e nonostante la sottile ironia, sua arma vincente, ti dà il fatto per come è duro e crudo, non cerca delle giustificazioni per gli atti poco corretti che i suoi protagonisti compiono, loro sono così è come ho sempre detto e pensato di questa scrittrice, così come per i suoi protagonisti o la ami o la odi, non ci sono mezze misure. Complimenti ancora e aspetto ciò che verrà, qualsiasi cosa perché per me lei può anche scrivere la lista della spesa e la leggerei comunque perché saprebbe articolare alla perfezione.

    Anna R.

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