Description
Non c’è dubbio a riguardo, Sebastian Oz Osborne è il miglior atleta dell’università ma anche il più grande stronzo. Un cliché ambulante, sempre pronto a dire sconcezze, un corpo fantastico, uno a cui non frega nulla di ciò che pensa la gente. Non si cada in errore, Jameson Clarke può anche essere la studentessa più diligente della scuola, ma di certo non è una puritana. Trascorrendo la maggior parte del suo tempo tra le sacre mura della biblioteca, James diffida di guardoni e atleti e Oz Osbourne ha tutte queste qualità. Lei è brillante, sarcastica e il contrario di ciò che lui immaginasse. Lui vuole esserle amico. Lui vuole passare del tempo con lei. Lui vuole farla impazzire. Lui vuole lei.
Antonella –
Prendete un ragazzo sexy, stronzo e sportivo e una ragazza semplice, studiosa e insignificante, metteteli insieme in un campus universitario, e i cliché per uno sport-romance con i fiocchi ci sono tutti. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, però! Pur essendoci tutti gli ingredienti per il classico sport-romance questo libro vi riserverà delle sorprese; ma andiamo per gradi.
Jameson Clarke è la studentessa perfetta, le sue giornate le trascorre in biblioteca a studiare e il suo abbigliamento non è perfettamente in linea con quello delle sue coetanee: adora i cardigan, ne porta uno di colore diverso ogni giorno e, al suo collo, è immancabile un filo di perle. Il dipinto della brava ragazza che ogni mamma vorrebbe come figlia e che ogni “sciupafemmine” terrebbe a distanza. Ma come dice la stessa James:
“Mai giudicare una ragazza dal suo cardigan.”
Sebastian Oz Osborne, il “cretino” del titolo, è chiaramente bellissimo, superficiale con le donne di cui è circondato ed è un atleta di wrestling; sì avete capito bene, stranamente non gioca a football(ecco smontato il primo cliché) e le sue tutine attillate vi scateneranno parecchie fantasie.
“I miei occhi depravati viaggiarono sfrenatamente dal suo collo definito giù fino ai suoi pettorali duri come la roccia e ai suoi addominali piatti e tonici, ogni singolo centimetro del suo lungo e spesso pene visibile sotto la sua stretta e sottile tutina. Dio benedica il disegnatore di quel terribile vestiario.”
Oz e Jameson si “scontreranno” la prima volta in biblioteca dove, per una scommessa fra Oz e quegli imbecilli dei suoi amici, lui deve avvicinarla e cercare di baciarla. Lo so, nulla di nuovo! Ne abbiamo già viste di storie così, ma c’è un ma! Siccome Jameson non è esattamente la santarellina che voi immaginate la storia prenderà una piega molto diversa.
“Adesso che ho baciato quelle labbra, so che non è una perbenista come sembra. So che le sue tette sono reali, che le sue labbra sono esigenti tuttavia arrendevoli e che la sua lingua fa questa magica cosa vorticosa che rende il mio …… duro.”
Quello che ho apprezzato di più del romanzo di Sara Ney è che scorre e riesce a tenerti incollata alle pagine semplicemente col tira e molla fra i due protagonisti, senza mai annoiare. La prima scena più piccante fra i due (finalmente!), arriva quasi alla fine del libro. Nonostante, come già detto all’inizio, questa storia parta con tutti gli stereotipi classici del caso, non assomiglia a nessuno sport-romance già letto. È riuscita ad essere originale, coinvolgente e ironica, abbattendo tutti i cliché man mano che andavo avanti con la lettura.
Ah! Una cosa simpaticissima sono le citazioni che troverete ad ogni inizio di capitolo: ho scoperto successivamente che l’autrice ha riportato delle frasi trovate sul web che si rifanno a conversazioni realmente avvenute. Alcune sono vere e proprie perle!
“La notte scorsa, la ragazza con cui stavo facendo sesso mi ha dato uno schiaffo perché ho urlato il nome sbagliato. Ma poi si è ricordata che era il nome falso che mi aveva dato”.