“La mia strada racconta la storia del mondo con un odore di immondizia. Si chiama rue Léon, un nome da buon francese con dentro solo stranieri e visi scuri.”
Abad, tredici anni, vive nel quartiere di Barbès, la Goutte d’Or, nel XVIII arrondissement di Parigi. La sua è l’età delle possibilità: la linfa scorre, il cuore è pieno di spine, l’amore e il sesso arrovellano la mente. Per strappare i suoi desideri al destino, Abad dovrà infrangere le regole, come un nuovo Antoine Doinel, che vuole realizzare I 400 colpi a modo suo.
Rapsodia dei dimenticati racconta senza riserve la vita di un quartiere difficile e l’odissea dei suoi abitanti. Dietro i cliché, il crack, le prostitute e la violenza, il desiderio di vita, l’amore e l’infanzia non sono mai lontani.
In una lingua cruda, dura ed esplosiva, influenzata dalla narrativa noir, dallo slang delle periferie, dall’hip-hop e dalla musica soul, Sofia Aouine ci consegna un esordio di un’abbacinante bellezza.
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